Gaspare Como

A Bedda Matri

Le solitudini dell'ego

“A bedda Matri” la “macchina madre” che genera gocce metalliche – si pone come ironico contraltare della meccanizzazione del lavoro e della (ri)produzione, più vicina ad un grembo materno che ad una macchina alienante, essa si configura come archetipo originario: un dispositivo che crea materia e relazioni, in una logica di cooperazione tra umano, macchina e ambiente. La macchina produce il dettaglio, ma è l’artista a caricarlo di senso, a inserirlo in un racconto organico e tentacolare dove ogni parte è connessa, interdipendente.

Nome: A Bedda Matri

Collezione: Le solitudini dell'ego

Anno: 2025

Tecnica: Saldatura

Materiali: Legno, gesso, acciaio

Dimensioni: 95x60x1,50

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